...Com' è possibile suscitare nel nostro cuore l’Amore per chi non la pensa come noi, per chi non è cresciuto nella stessa famiglia, nella stessa casa, nella stessa Chiesa dove noi siamo nati e cresciuti ? È possibile se noi approfondiamo lo studio e la conoscenza dei Vangeli, specialmente il Vangelo dell’Apostolo Giovanni che è il Vangelo dell’Amore. Per comprendere Giovanni è necessario capire le due missioni che Dio ha affidato ai suoi due Apostoli, Pietro e Giovanni. Gesù chiese a Pietro :“ Mi ami tu, Pietro ? ”. Per tre volte, per ben tre volte Gesù chiese a Pietro: “ Mi ami tu, Pietro ? Mi ami tu, mi ami tu ? ”. Pietro rispose di si ed allora Gesù disse:“ Pasci le mie pecorelle, pasci i miei agnelli ”. Cosa vuol dire questo? Significa che se Pietro non avesse avuto l’Amore, non avrebbe potuto essere in comunione con Dio che è Amore, e perciò non sarebbe stato in grado di pascere le pecore e gli agnelli del gregge di Dio. Pietro ha avuto il compito di gettare le fondamenta della Chiesa di Gesù Cristo, perciò egli ha avuto in mano la Legge per potere mantenere l’ordine e la disciplina nel gregge che si stava ingrandendo. Ecco perché la disputa tra San Paolo e San Pietro fu vinta da quest’ultimo che sosteneva la necessità di mantenere in vita la Legge Mosaica in una Chiesa nata in mezzo a uomini che non conoscevano la pienezza della Verità di Dio. Senza la conoscenza dell’Amore di Dio, senza la possibilità di praticare l’Amore, è necessario a Pietro l’uso della Legge ed egli ne ha la piena autorità da Gesù Cristo, perché Egli ha detto a Pietro :“Quello che legherai in terra sarà legato in Cielo”. Perciò Pietro ha dovuto scegliere, specie nei primi secoli, la linea dura della Legge per potere mantenere in vita la Chiesa. Nei secoli questa durezza della Legge ha indebolito il gregge e questa debolezza ha favorito il sorgere di varie ribellioni, Lutero, Calvino, Zwingli ecc., e così i nuovi capi di queste chiese separate si sono assunti il compito, che era di Pietro, di promulgare e modificare la Legge che non ne hanno per niente mutato la severità. E allora il popolo disorientato non ha saputo più distinguere chi era nella pienezza della Verità ed ha scelto secondo il caso, secondo la potenza di coloro che dominavano gli stati. Infatti vediamo che la Germania, dove regnavano tanti Principati e tanti Principi, è stata divisa e, a secondo della scelta del Principe, il popolo ha scelto o Roma o Lutero. Questa divisione ha portato un indebolimento nell’unità dei popoli e ha creato, come ho detto, tante guerre, tante rivoluzioni fino ad oggi.

Il Concilio Vaticano II ha cercato di porre rimedio a tutto questo male del quale l’umanità è stata vittima per tanti secoli, e oggi noi vediamo che il Papa di Roma, Giovanni Paolo II, così come hanno fatto i suoi predecessori Giovanni XXIII e Paolo VI, opera per rimuovere questo odio che divideva le varie Chiese. Il Santo Padre ha compreso che, se noi riusciamo a riportare l’Amore in questi cuori separati da Roma, noi renderemo impossibile la separazione perché troveremo attraverso ciò che unisce, come diceva Papa Giovanni, la via per ritrovare l’unità e la gioia di amarci tutti, come veri fratelli in Cristo.

Padre Pio soffriva molto di questa divisione e qualche volta parlò di questo problema.

Un giorno, un signora americana che viveva a San Giovanni Rotondo, una certa Mary Pile, raccomandò a Padre Pio di convertire la mamma che era rimasta di religione cristiana protestante. Padre Pio rispose all’americana :“ Devi cercare di diventare tu una vera cristiana, perché la tua mamma è più buona e più brava di te. Perciò per adesso cerca tu di perfezionarti e poi Dio penserà alla tua mamma ”. Il Padre vedeva nella mamma di questa signora una buona cristiana, anche seera cresciuta in casa protestante. Questa risposta, data circa trenta anni fa, mi sorprese moltoe tutti coloro che erano presenti;ci diede una visione di Padre Pio nuova. Egli, infatti, non giudicava i protestanti come dei veri peccatori ma più che altro come vittime, e perciò riteneva che coloro che avevano conservato intatto l’Amore, come la madre di questa signora Pile, erano degno di rispetto e di essere accettato, mentre nel nostro gregge cattolico spesso si guardava con occhio malevolo chiunque non la pensasse come noi.

Ora, ritornando a Pietro e Giovanni, Padre Pio mi fece comprendere che le missioni sono parallele e distinte. Pietro ha il compito di tenere con pugno di ferro la Chiesa, Giovanni invece ha avuto il compito da Gesù di mantenere in vita l’Amore del Buon Pastore, l’Amore di Cristo in mezzo a tutti i cristiani. La Chiesa di Pietro si trova in difficoltà nell’avvicinare i fratelli separati perché li separa una diversa interpretazione della Legge più o meno restrittiva. Ma l’Apostolo Giovanni è l’Apostolo dell’Amore che può rimediare a questa divisione causata dal potere della Legge ; San Paolo nella Lettera ai Galati afferma che la Legge è fonte di maledizione e perciòchi vive sotto la Legge, vive sotto la maledizione. Ma Cristo è venuto a liberarci dalla maledizione della Legge, e ciò significa che Gesù non vuole che gli uomini usino la Legge per giudicare i fratelli. Infatti Egli ci dice, nel Santo Vangelo, che se noi non giudichiamo non saremo giudicati ; questo è un modo sicuro per poterci guadagnare il Paradiso ; evitiamo noi cattolici quindi di usare come mezzo di giudizio verso i nostri fratelli la Legge, anzi evitiamo di giudicare e lasciamo il giudizio nelle mani di Dio ed allora anche noi non saremo giudicati. Se noi non usiamo il giudizio rientriamo pienamente nella Legge dell’Amore, che è un dono dato da Dio all’Apostolo Giovanni e a tutti coloro che come Giovanni hanno scelto di amare il prossimo come se stessi e Dio sopra ogni cosa. Gli ultimi Papihanno preso il nome dell’Apostolo Giovanni, al fine di farci comprendere che questo non è più il tempo della Legge, non è più tempo di giudizio ma è il tempo di amare, è il tempo di porgere la mano anche ai fratelli separati senza giudicarli, ma solo con l’Amore. Con l’Amore certamente noi riusciremo a recuperarli e a far sì che essi riconoscano ciò che Cristo ha voluto: il primato della Chiesa di Roma, che non è un primato di potere ma un primato di Amore, Amore per tutte le genti. Ecco che noi dobbiamo approfondire tutto ciò che Giovanni ha detto e tutto ciò che Egli ha ricevuto da Gesù e che ha manifestato nel suo Santo Vangelo. Giovanni ci ha portato quell’Amore che Gesù gli ha lasciato in eredità sul legno della croce quando ha detto: “Figlio ecco tua madre, Donna ecco tuo figlio”. Perciò noi tutti dobbiamo diventare figli di Cristo, cioè bambini di Dio e diventando figli di Dio riusciremo ad amare i nostri fratelli che per primi si sono ribellati all’unità ma che certamente vogliono riunirsi in un sol cuore.

( Luigi Gaspari: Conferenza nel Convento di S. Antonio - Modena, 21-11-90 )

 

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