12 Dicembre 1982

Roma, 12-13 dicembre 1982

S.ta Lucia
L’Amore è il grande dono di Dio che l’uomo deve meritare e guadagnare col suo sacrificio che è prova di fedeltà a Colui che è il “Donatore”.
L’Amore di Dio rende beato l’uomo che lo possiede. L’uomo beato è sempre appagato nel suo desiderio, perché il suo sarà desiderio di amore già realizzato da Colui che È il vivente nel suo cuore, l’onnipotente, onnisciente, onnipresente Trino Dio Amore.
L’onnipotenza della Trinità, solamente laddove è vivente il suo amore, si manifesterà.
I gradi di beatitudine offerti dalla Trinità ai cuori degli uomini sono direttamente proporzionali ai gradi di amore viventi nei cuori.
Quanto più un cuore possiede amore tanto più grande sarà la sua possibilità di realizzare i suoi desideri (cioè tanto più grande sarà la sua beatitudine).
Tutto ciò che vuole la S.S. Trinità nell’amore dell’uomo suo, prima o poi si realizzerà.
La S.S. Trinità solamente può realizzare, nel suo amore, l’unità di potere e volontà.
In colui che essa ama è fatta l’unità di potere e volere.
L’uomo ricco d’amore può tutto ciò che la S.S. Trinità vuole.

Roma, 15 dicembre 1982

L’uomo cerca la Verità, la Verità cerca l’uomo.
La felicità è nell’amore alla Verità.
L’infelicità è restare ancorati alla menzogna, senza voler chiedere aiuto per risalire nell’amore alla Verità.
La potenza dell’amore alla verità slega il cuore dalla pesante ancora di menzogna e di infelicità che lo tiene schiavo.
L’uomo è menzognero per natura, perciò solo l’amore salvarlo potrà dalla sua prigionia fatta di natura menzognera.
La natura dell’uomo può diventar vera nell’amore costante verso Colui che è la Verità.
L’uomo prigioniero, schiavo di ataviche passioni ritrova la sua liberazione e redenzione comunicandosi in amore all’unico uomo che è la Verità.
L’uomo vero rende libero ogni schiavo che non vuole dare amore alla propria menzogna, ma vuole fermamente e con tutto se stesso amare e comunicarsi con l’uomo vero.
L’uomo vero non vuole e non può giudicare e condannare il debole schiavo uomo, che riconoscendo la sua debole e misera condizione, chiede con tutto il suo amore aiuto all’Uomo che è la Forza invincibile della Verità.
L’unica vera possibile felicità stabile è offerta a tutti gli uomini che vogliono riconoscere e amare l’unico vero uomo come loro unica vera forza, vera felicità.
L’uomo non può nulla contro la propria miseria e debolezza se non ama comunicarsi e chiedere l’aiuto al vero e unico uomo forte.
La coscienza debole del vecchio uomo menzognero e superbo, si farà forte coscienza di uomo umile e riconoscente Colui che per amore si dona, in comunione, per comunicare una nuova vera coscienza, capace di discernere sempre e ovunque la via che porta al possesso pieno della vita felice.
La coscienza dell’uomo nuovo, che è in comunione d’amore con l’uomo vero è fatta capace di volere e di potere trasformare in vero bene ogni male derivato all’uomo dalla vecchia menzognera coscienza.
È la nuova vera coscienza offerta agli uomini dal vero uomo che fa nuove e belle tutte le cose del mondo. Il mondo invecchiato dalle vecchie menzognere coscienze degli uomini, ringiovanirà nell’amore alla verità dell’unico uomo che fa nuove, giovani e belle le cose, gli uomini e le coscienze che a lui si confidano e affidano il loro amore.

(Luigi Gaspari: AGA - CD 81 - DVD 14)