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1940 Mulino Gaspari di Decima (BO)
All' inizio del secolo scorso San Matteo della Decima (BO) non aveva un mulino in loco; per la macinazione del grano o del granoturco, o di altri cereali, i decimini si servivano principalmente del mulino del “Vescovo” di Cento (FE), più comodo e a “portata di mano”, oppure venivano utilizzati il mulino “del Secco” di Crevalcore o i mulini di Persiceto: quello della “Chiesuola” o “dell'Accatà”. Ma per una popolazione numerosa come quella di Decima era necessario costruire, quanto prima, un mulino ; ci pensò il sig. Abdon Pivetti, che individuata l'area nel centro del paese, ebbe il permesso di fabbricazione nel febbraio del 1910. La costruzione dell'immobile terminò nel gennaio del 1911 e per la campagna granaria del medesimo anno tutta l'apparecchiatura per la macinazione fu pronta. Il mulino inizialmente fu del tipo a “palmenti”, costituito da mole di pietra azionate elettricamente. In seguito fu sostituito con il sistema della macinazione con laminatoi a cilindri che consentì di produrre qualità diverse di farina e di costituire grandi scorte di materia prima. La gestione dell'attività venne affidata al Sig. Quinto Pivetti fu Valentino che la mantenne fino al 1920 , anno in cui subentrarono i fratelli Utili. (Tratto da – INARCOS – giugno 2003 a cura di Evangelisti, Govoni, Baletti, Lago) |