Padre Pio uscì dalla cella, ebbi la possibilità di ricevere parole confortanti per il mio grande dolore del quale egli si rese partecipe. Gli occhi del Padre, tanto pieni di amore per tutti gli uomini, in quel momento, non seppero placare il dolore del mio cuore. Riuscii a dire soltanto queste parole : “ La mamma le voleva tanto bene, Padre, aveva fede e sembrava che la conoscesse intimamente nonostante non avesse mai parlato con lei ”. Padre Pio camminava lentamente nel corridoio per dirigersi al coro della vecchia chiesetta.Alle mie parole sembrava non voler rispondere, mi guardava fisso coi suoi grandi occhi pieni di bontà e d'amore. Si fermò improvvisamente, alzò la mano e col dito indicò una delle stampe appese alle pareti come se la vedesse per la prima volta. Lesse quanto era scritto ed io lessi insieme a lui. Stava scritto : "La comunione dei santi". La Sapienza di Dio in Padre Pio trovò una maniera inconsueta di spiegare un mistero che fin dall'infanzia, per i racconti della mamma aveva suscitato in me interesse a conoscere. Per quel mistero rivelato ebbi maggiore conoscenza dell'uomo che di quel mistero doveva far parte per la conoscenza di molti divini segreti. Padre Pio mi aiutò ad alleviare la mia sofferenza attraverso maggior conoscenza. In quella risposta mi fu detto l'amore di Dio per l'anima della mamma, che Padre Pio mi dimostrò di amare al pari di me. Le promesse fattemi fin dall'infanzia dall'amore di Dio fu promessa data da Dio alla mamma per essere mantenuta dallo spirito suo nelle parole di Padre Pio.La prima promessa non compresa, mi fu rivelata in parte dalla lettura di quelle parole scritte. Vidi più chiaro il significato della lettera che Padre Pio mi aveva fatto giungere a Bologna tre mesi dopo il mio primo incontro con lui.Il volere d'amore del Verbo accolto, riconosciuto, amato dalla madre è promessa del Verbo d'amore che si dona per essere mantenuta dalla fedeltà del Verbo all'amore delle sue promesse.La fedeltà della mia mamma a volere accogliere, mettere in pratica i consigli del divino Spirito, per le parole del fedele sacerdote di Dio, Padre Pio, si fece promessa di fedeltà da parte di Padre Pio nel volere essermi amoroso Padre spirituale, per insegnarmi a conoscere lo spirito di Dio, insegnarmi a rigettare nell'uomo lo spirito che di Dio non è. Gli uomini tutti, che l'umile bontà di mio padre seppe amare, senza avere imparato a conoscere lo spirito che animava molti di quelli, lo portarono sull'orlo della rovina materiale. Fu l'intervento dello spirito d'amore di Padre Pio che salvò, con i consigli dati, la famiglia dalla miseria, dalla ribellione e confusione che deriva sempre allo spirito dal non vedere chiaramente quale è il vero spirito che diffonde il male tra gli uomini.La promessa dello spirito di Dio in Padre Pio e nella mia mamma fu scambio di promessa di spirito d'amore, nell'amore alla promessa da Dio data all'uomo. I consigli che giungono all'uomo dallo spirito ribelle a Dio che era, è, sarà il nemico di Dio e dell'uomo, fino al giorno stabilito, sono il male del mondo.La promessa di vittoria sui nemici suoi, il Supremo Verbo la donò per indicare la via del retto consiglio a tutti gli uomini che amano accogliere nell'ascolto, solamente i consigli dati dallo spirito della Parola di Dio.In questo secolo specialmente, la confusione delle idee create dagli spiriti del male, ha diviso gli uomini in una lotta che è assenza di amore reciproco, per assenza di amore a voler comprendere la Parola di Dio. L'amore di Dio inviò Padre Pio per insegnare agli uomini di buona volontà ad amare la conoscenza vera della volontà di Dio espressa dalle Sacre Scritture . Le Sacre Scritture, diceva Padre Pio, non sono abbastanza amate dallo spirito dell'uomo che, per assenza di amore alla Parola di Dio, non potrà comprendere e amare le verità rivelate dal Divino Verbo. L'assenza di amore alla Parola di Dio è diminuzione di Grazia, è assenza di conoscenza che porta al dominio degli spiriti infernali che, conquistando lo spirito dell'uomo, dividono gli uomini.Padre Pio ebbe in dono da Dio il discernimento degli spiriti ; personalmente ho avuto prova di questo dono divino.Gli spiriti del male che sanno nascondersi in veste di agnelli non hanno mai confuso lo spirito di Padre Pio, che degli spiriti che animano gli uomini sapeva riconoscere la provenienza, l'origine.L'amore alla santa umiltà che sa riconoscere come doni della Divina Sapienza i dolori, le gioie della vita degli uomini è l'insegnamento che la parola di Padre Pio ha donato al mondo.Apparentemente severo Padre Pio curava con amore particolare le anime che non conoscevano la gravità del peccato. Amava gli umili che, travolti dallo spirito del male, non sapevano riconoscere l'origine dei loro mali, per la non conoscenza del volere d'amore espressa dalla Parola di Dio.Padre Pio mi fece comprendere che : “ l'umile parla di Dio anche quando non sa niente di Dio ”. Nell'umiltà solamente si esercita la carità che Dio vuole. Nell'umile uomo che non parla di Dio, Dio confonde il superbo che dice di parlare di Dio, in nome di Dio.In nome di Dio i superbi che parlavano di Dio fecero crocifiggere il Figlio di Dio, Dio fattosi uomo per amore degli uomini. Dio si lasciò crocifiggere per amore degli uomini da uomini che nel nome suo giudicavano il Suo Nome. La vita di Padre Pio offerta all'amore del Nome di Dio vuole offrirsi nello spirito d'amore alle anime tutte che all'amore di Dio offrono il cuore loro. Il cuore dell'uomo offerto a Dio saprà parlare di Dio ogni volta che questi pronunci il Nome di Dio; a quel cuore Dio rivelerà l' intimo mistero racchiuso nella Sua Parola. Nella Parola di Dio parla il Cuore di Dio. Conclusi il soggiorno a San Giovanni Rotondo nel giugno 1956 con un incontro imprevisto: una collega farmacista di Capodimonte (Viterbo) mi vide sul piazzale del convento. Dopo un affettuoso colloquio m'invitò a proseguire assieme alla sua comitiva per Napoli e Pompei. Avevo deciso di non accettare tale invito perché dovevo rientrare a casa, ma nell'ultimo colloquio con Padre Pio, prima della partenza, egli nel salutarmi m'indicò una immagine della Madonna nel corridoio del Convento. Volle che pregassi assieme a Lui e poi mi disse: “ Va a Pompei la tua mamma vive nel Cuore di Gesù; ora la Madonna è la tua mamma ”. Compresi allora che l'incontro con la collega di Capodimonte e la sua comitiva diretta proprio a Pompei non era stato casuale. Insieme con questa partii in giornata per Napoli e Pompei. I fatti che accaddero mi dimostrarono che la “maternità della Madonna è Verità”. L'amore di Padre Pio seppe darmi tale certezza. Nell'accresciuta certezza dell'amore della Madre di Dio, ritrovai la gioia perduta e il desiderio di donarla a chi non la possiede. La vigilia di Natale del 1956 tornai a San Giovanni Rotondo. Alla stazione di Foggia incontrai un'anziana e gentile signora, la baronessa Bianca Remy de Turicque di Roma.


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